Di che si tratta?
Il virus dell’immunodeficienza umana (HIV) appartiene ai Lentivirus, unici lentivirus in grado di infettare l’uomo con effetto citopatico. 

L’infezione da HIV è un grave problema di salute pubblica in tutto il mondo. È la causa di una malattia cronica dovuta a deficit del sistema immunitario con diverse manifestazioni cliniche che progressivamente porta alla morte.

Nel 2013 la stima delle persone affette da HIV nel mondo erano 35 milioni, di cui 2.1 milioni hanno contratto il virus nell’ultimo anno e 1.5 milioni sono deceduti per Sindrome da Immunodeficienza Acquisita (AIDS).

Come si contrae?
L’HIV si contrae tramite:

- sangue infetto: trasfusioni di sangue o emoderivati o trapianto d’organo o tessuto. Prima del 1985 in assenza di test di screening adeguati era la principale via di trasmissione.

- rapporti sessuali: ad oggi è la principale via di trasmissione sia etero che omosessuale. È stata provata una maggior frequenza di trasmissione da maschio a femmina per il prolungato tempo di esposizione della mucosa vaginale al liquido seminale infetto. I rapporti anali sono quelli a più alto rischio di infezione a causa della fragilità della mucosa rettale più sollecita a lacerazioni traumatiche che favoriscono il passaggio del virus al circolo sanguigno per inoculazione diretta.

- da madre infetta al neonato in era perinatale e durante l’allattamento con una frequenza di trasmissione del 25-35% nei paesi sottosviluppati. Grazie all’utilizzo di misure di profilassi materna e del neonato con la somministrazione di terapia antiretrovirali, il ricorso al taglio cesareo e l’esclusione dell’allattamento, la frequenza di trasmissione verticale dell’HIV nei paesi industrializzati è molto bassa.

- scambio di aghi e siringhe tra soggetti tossicodipendenti.

- Altri fluidi corporei (saliva, sudore e urine): ad oggi non esistono prove certe di infezione tramite tali fluidi sebbene ne sia stato isolato l’HIV.

Come si fa la diagnosi?
La diagnosi si basa sulla ricerca di anticorpi anti-HIV con metodiche immunoenzimatiche (ELISA o EIA) seguito da un test di conferma con Western Blot.

Sono disponibili anche test per il dosaggio dell’HIV RNA e il test di cattura dell’antigene p24

C'è una cura?
Purtroppo non c’è cura! l’unica via percorribile è l’utilizzo di farmaci antiretrovirali che azzerando la carica virale nel sangue ritardano l’insorgenza dell’AIDS e quindi la morte.

Infatti l’aspettativa di vita degli individui che vivino con l’HIV (person living with HIV - PLHIV) è decisamente migliorata grazie all’introduzione nel 1996 della terapia antiretrovirale di combinazione HAART (Highly Active Anti-Retroviral Therapy).

I farmaci oggi disponibili possono essere raggruppati in quattro classi principali: inibitori della proteasi virale, della trascrittasi inversa virale e delle integrasi virali e agenti che interferiscono con l’ingresso del virus nella cellula. Tali farmaci non devono mai essere somministrati in monoterapia ma associati tra loro, infatti la terapia HAART prevede l’associazione di tre farmaci antiretrovirali selezionati tra le quattro classi sopra citate e deve durare per un tempo indefinito.

Come si previene?
Non è stato ancora messo a punto un vaccino preventivo per l’HIV a causa dell’elevata capacità del virus di mutare, per cui l’unico modo di prevenire l’infezione è evitare comportamenti a rischio proteggendo i rapporti sessuali con il profilattico ed evitando l’uso di strumenti a rischio di inoculo di sangue (aghi, siringhe ecc)


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Terapia antiretrovirale per l’HIV

Una terapia ottimale per l’HIV prevede l’associazione di tre farmaci selezionati tra le diverse classi di farmaci presenti attualmente in commercio.

Tale tipo di trattamento viene anche più comunemente chiamato HAART (Highly Active Anti- Retroviral Therapy) e può essere proseguita per un tempo indefinito nonostante gli effetti collaterali a medio e lungo termine.

L’infettivologo deve impostare un regime ottimale per il paziente in base alle caratteristiche del ceppo virale (eventuali resistenze ai farmaci) e deve pianificare già a priori il futuro piano terapeutico di “salvataggio” nel momento in cui l’insorgenza di nuove mutazioni rendano inefficace la terapia in corso. In tale contesto è fondamentale la compliance da parte del paziente che non prevede solo l’aderenza al trattamento – indispensabile per ridurre il rischio che in virus dell’HIV diventi resistente ai farmaci – ma anche alle istruzioni che il medico fornisce per la tutela della salute del paziente stesso.

I farmaci antiretrovirali hanno meccanismi d’azione diversi in base alla classe cui appartengono. Vediamole più nel dettaglio.

Inibitori della trascrittasi inversa agiscono bloccando la replicazione del virus dell’HIV quando il virus a partire dall’RNA virale sintetizza il DNA provirale (trascrizione inversa).

Possono essere suddivisi in

- analoghi nucleo(s)idici o nucleo(t)idici della trascrittasi inversa (Nucleoside and nucleotide reverse transcriptase inhibitors - NRTI): prima classe approvata per il trattamento dell’HIV e sono in grado di inibire tutta una serie di reazioni di polimerizzazione del DNA oltre a quelle della trascrizione inversa;

- analoghi non nucleosidici della trascrittasi inversa (Non-nucleoside reverse transcriptase inhibitors NNRTI): sono invece discretamente selettivi e si legano direttamente al sito attivo della trascrittasi.

NRTI

Nome generico

Nome commerciale

tenofovir+disoproxilfumarate+lamivudine

zidovudine+lamivudine

tenofoviralafenamide+emtricitabine

emtricitabine 

lamivudine

abacavir + lamivudine

zidovudine

tenofovir disoproxil fumarate

tenofovir disoproxil fumarate + emtricitabine 

tenofovir disoproxil fumarate

abacavir

Cimduo

Combivir

Descovy

Emtriva

Epivir

Epzicom

Retrovir

Temixis

Truvada

Viread

Ziagen

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

NNRTI

 Nome generico   Nome commerciale

 rilpirivine

etravirine

doravirine

efavirenz

 

 Edurant

Intelence

Pifeltro

Sustiva

 

 

Inibitori della proteasi o Protease inhibitors (PI). Sono farmaci cruciali nella pianificazione di regimi HAART ottimali in quanto sono molto potenti nel bloccare la fase finale del ciclo replicativo, impedendo cioè la maturazione delle proteine virali e quindi dell’assemblaggio delle nuove particelle virali privando così il virus della sua capacità infettante.

Nome generico Nome commerciale

atazanavir + cobicistat

lopinavir + ritonavir

darunavir + cobicistat

darunavir

atazanavir

Evotaz

Kaletra

Prezcobix

Prezista

Reyataz


Inibitori d’ingresso
. Intervengono nella fase di ingresso del virus HIV nella cellula ospite interferendo con il legame tra il recettore virale e il co-recettore cellulare (maraviroc è un antagonista del co-recettore cellulare CCR5) o inibendo il processo di fusione tra il virus e la membrana plasmatica della cellula ospite (enfuvirtide si lega alla proteina di superficie virale gp41).

Nome generico Nome commerciale

fostemsavir

maraviroc

ibalizumab

Rukobia

Selzentry

Trogarzo


Inibitori dell’integrasi o Integrase Strand Trasfer Inhibitor (INSTI).
I farmaci di tale classe inibiscono l’enzima integrasi indispensabile al virus di inserire il suo DAN nel NDA della cellula ospite. Questo si traduce nella diminuzione della capacità del virus di replicare ed infettare nuove cellule.

Nome generico Nome commerciale

raltegravir

dolutegravir

cabotegravir

Isentress

Tivicay

Vocabria


COMBINAZIONI DI FARMACI

Introdotti per ridurre il numero di compresse/capsule da assumere giornalmente dal paziente al fine di migliorare l’aderenza alla terapia.

Nome generico Nome commerciale

efavirenz + tenofovir disoproxil fumarate + emtricitabine 

bictegravir + tenofovir alafenamide + emtricitabine

cabotegrivar + rilpirivine

rilpirivine + tenofovir disoproxil fumarate + lamivudine

doravirine + tenofovir disoproxil fumarate + lamivudine

dolutegravir + lamivudine

elvitegravir + cobicistat + tenofovir + alafenamide + emtricitabine

dolutegravir + rilpirivine

rilpirivine + tenofovir alafenamide + emtricitabine 

elvitegravir + cobicistat + tenofovir disoproxil fumarate + emtricitabine

efavirenz + tenofovir disoproxil fumarate + lamivudine

darunavir + cobicistat + tenofovir alafenamide + emtricitabine 

dolutegravir + abacavir + lamivudine

Atripla

Biktarvy

Cabenuva

Complera

Delstrigo

Dovato

Genvoya

Juluca

Odefsey

Stribild

Symfi and Symfilo

Symtuza

Triumeq



 


Linee guida

DHHS_Adult_and_Adolescentguidelis_2022.pdf

EACS_guidelines_oct2021.pdf

HIV_Drug_Chart_2021.pdf

linee_guida_HIV_EPATITI_2022.pdf


Links utili

- www.lila.it

- www.nadironlus.org

- www.npsitalia.net

- www.aidsmap.com

- www.eatg.org


La storia dell’epidemia da HIV attraverso i film di Hollywood

Attraverso le parole di Harold Jaffe  uno dei maggiori scienziati americani esperti in HIV , e attraverso l’interpretazione holliwoodiana nel film  “ and the band play now” la storia dell’infezione da HIV

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