L’immunizzazione è un processo attraverso il quale una persona diventa resistente alla malattia infettiva attraverso la somministrazione di un vaccino.

Il vaccino stimola il sistema immunitario che, creando anticorpi specifici con il patogeno, la rende resistenza ad una possibile infezione e malattia.

Grazie alle vaccinazioni, malattie infettive in grado di dare complicanze rischiose per la vita, sono ora controllate  e prevengono 2-3 milioni di morti ogni anno.

Si tratta del migliore investimento costo-efficacia sulla salute che uno stato possa fare per proteggere la popolazione.

Anche paesi poveri possono fare fronte ad una spesa vaccinale proteggendo le fasce più a rischio in particolare le donne ed i bambini.

La settimana delle vaccinazioni.

pdfGlobal Vaccine Action Plan 2011-2020

pdfPoster delle vaccinazioni

 

Miti e verità sulle vaccinazioni

Mito n. 1
Una migliore igiene ed una buona attenzione alla propria salute possono far scomparire le malattie. Le vaccinazioni non servono

FALSO

Come stanno davvero le cose:  Le malattie infettive, per cui sono stati pianificati i vaccini, tornerebbero se si smettesse di vaccinare. Lavandosi le mani e curando l’igiene, si può ridurre la trasmissione di alcune malattie contagiose, ma molte si trasmettono comunque a prescindere dalla cura per l’igiene che ognuno può avere.

Se le persone non si vaccinano, malattie che sono diventate più rare potrebbero riapparire e con esse le gravi complicazioni che potrebbero avere.

Perché sottoporre i propri figli a questo rischio?


Mito n. 2
I vaccini possono avere gravi conseguenze anche nel lungo termine. Molti di questi effetti collaterali non sono ancora noti. Le vaccinazioni possono essere fatali

FALSO

Come stanno davvero le cose : I vaccini sono sicuri quando vengono fatti correttamente.Le persone che hanno controindicazioni ai vaccini non si dovranno sottoporre ad alcuni di essi (vedi controindicazioni alle vaccinazioni), ma tutti gli altri devono vaccinarsi per proteggere sé stessi e gli altri dal rischio di malattie potenzialmente mortali.

Gli effetti collaterali dei vaccini sono solitamente lievi e temporanei (irritabilità, febbricola, stanchezza, dolore nel punto di iniezione o poco più generalizzato) 

Gli eventi molto seri sono estremamente rari e strettamente monitorati e studiati.

Non vaccinarsi espone molto di più al rischio di acquisire la malattia infettiva per cui non sei protetto ed avere quindi potenziali gravi complicazioni, piuttosto che alla possibilità di avere un effetto collaterale grave in seguito al vaccino stesso.

Nessun effetto collaterale serio causato dal vaccino potrà mai considerarsi così grave da superare il beneficio che il vaccino dà sulla protezione da malattie capaci di dare molto più frequentemente complicazioni e morte.


Mito n. 3
La combinazione dei vaccini contro la difterite, il tetano, la pertosse e la poliomielite può causare morte improvvisa nei bambini

FALSO

Come stanno davvero le cose : Non c’è alcun rapporto di causa – effetto tra la vaccinazione e la morte improvvisa in culla dei bambini. La morte improvvisa in culla (http://www.epicentro.iss.it/problemi/sids/sids.asp)  è un evento che può colpire sia bambini vaccinati che non, la causa è  poco nota e spesso è legata a patologie preesistenti. Vi sono alcuni importanti accorgimenti da tenere presenti per ridurne l’incidenza.

La relazione con la vaccinazione non esiste.

Vaccinare per tetano, pertosse, poliomielite e difterite, evita al bambino di potere morire per queste malattie assolutamente pericolose.


Mito n. 4
Le malattie per cui ci si vaccina sono ormai eradicate in molti paesei pertanto non vi è ragione per sottoporre i propri figli o se stessi al vaccino

FALSO

Come stanno davvero le cose: Sebbene, grazie alle campagne di vaccinazione, alcune malattie sono diventate meno comuni in molti paesi, gli agenti infettivi che le causano sono ancora in circolazione in molta parte del globo. La mancata vaccinazione, la sempre maggiore probabilità di viaggiare in paesi lontani e di venire a contatto con viaggiatori internazionali, espone ad un alto rischio di contrarre malattie considerate poco comuni nel paese d’origine, ma ancora molto presenti nel paese che si va a visitare.

Dal 2005 ad oggi vi sono state epidemie di Morbillo in Austria, Belgio, Francia, Italia, Spagna, Danimarca, Svizzera e UK.

Ci sono due motivi fondamentali per vaccinarsi: Proteggere se stessi ed i propri figli da coloro che si potrebbero ammalare perché non sono vaccinati e tentare di riportare il traguardo della copertura vaccinale del 95% della popolazione per provare ad eradicare davvero l’agente infettante per le future generazioni.


Mito n. 5
Le malattie prevenibili con il vaccino non sono poi così pericolose, possono capitare come sono capitate a chi non è stato vaccinato perché ancora il vaccino non era stato creato.   

FALSO

Come stanno davvero le cose: la malattia infettiva non è mai un evento da poco. Quando ci si infetta con il virus del morbillo per esempio, sia durante l’infanzia, sia durante l’età adulta, si rischia sempre di potere incappare in una complicazione grave (polmonite, encefalite, morte). Non è mai detto che il nostro sistema immunitario sia in grado di  superare una malattia infettiva che spesso guarisce senza complicanze, ma a volte no.

Perché esporre i proprio figli e sé stessi ad un rischio così elevato, quando potrebbe essere senza dubbio prevenuto?


Mito n. 6
Somministrare ad un bimbo tutti i vaccini insieme espone a complicanze più pericolose perchè attiva in modo eccessivo il sistema immunitario

FALSO

Come stanno davvero le cose: vi sono evidenze scientifiche che mostrano come somministrare tutti i vaccini insieme non aumentano i rischi di reazioni avverse. Il sistema immunitario dei bambini è esposto continuamente a sollecitazioni; l’alimentazione e la respirazione introducono in continuazione agenti estranei nell’organismo.

La sollecitazione del sistema immunitario permette di renderlo maggiormente competente e creare memoria immunologica.

Sottoporre in un’unica seduta vaccinale tutti vaccini consigliati significa proteggere meglio il bambino evitando di avere più sedute vaccinali da ricordare, più traumi per il bimbo, più soldi e risorse da allocare.


Mito n. 7
L’influenza è una malattia comune che guarisce da sola. Il vaccino è inutile e pericoloso.

FALSO

Come stanno davvero le cose: L’infuenza non è per nulla una malattia qualunque. E’ sostenuta da virus sempre differenti e molto aggressivi, capaci di dare complicanze severe. Il virus dell’influenza uccide ogni anno 300-500.000 persone nel mondo.

Le donne in gravidanza, le persone anziane, le persone con malattie cardiache, patologie croniche delle vie respiratorie (bronchiti, asma ecc) ed i bambini sotto i 5 anni di età sono i più esposti alle complicanze severe dell’influenza. Vaccinare le donne incinte è fondamentale per evitare rischi a loro stessi ed ai neonati (al momento la vaccianzione è sconsigliata sotto i 6 mesi).


Mito n. 8
E’ meglio immunizzarsi prendendo la malattia che attraverso il vaccino.

FALSO

Come stanno davvero le cose: I vaccini interagiscono con il sistema immunitario producendo una risposta simile a quella che si avrebbe in caso di infezione naturale ma non causano la malattia, quindi immunizzano una persona senza sottoporla allo stress della malattia infettiva ed alle complicanze gravi a volte fatali.

Non vaccinarsi per la rosolia espone il feto di una mamma malata a gravi difetti congeniti. Non vaccinarsi per l’haemophylus influenzae di tipo b espone al rischio di ritardo mentale se si acquisisce la meningite sostenuta da questo patogeno; non vaccinarsi per l’epatite B espone al rischio di tumore del fegato nel caso si contraesse questa malattia (che aumenta nel caso di acquisizione in giovane età in quanto la malattia cronicizza) . Ammalarsi di morbillo espone al rischio di encefalite e morte ...


Mito n. 9
I vaccini contengono mercurio per cui sono pericolosi.   

FALSO

Come stanno davvero le cose: il Thimerosal (Etil Mercurio) è un composto organico che contiene mercurio aggiunto , come conservante. Si tratta di un composto molto usato per i vaccini conservati in fiale da riutilizzare (vaccini multi dose). Non sono mai state trovate evidenze dell’associazione tra Thimerosal e malattie o rischi per la salute.


Mito n. 10
I vaccini provocano l’autismo

FALSO

Come stanno davvero le cose: Nel 1998 sono stati pubblicati alcuni studi che valutavano il possible legame tra il vaccino del morbillo-parotite e rosolia e l’autismo.  In seguito ad un’indagine si è verificato che lo studio era stato eseguito in modo lacunoso e privo delle caratteristiche di scientificità necesarie per essere pubblicato.

La stessa rivista ha ritirato e ritrattato l’articolo pubblicato per gravi mancanze etiche e scientifiche. Il Medico che l'aveva effettuato è stato radiato dall'albo.

Purtroppo questa pubblicazione falsa ha creato il panico tra molte persone che hanno iniziato a non vaccinare più i propri figli con conseguente ripresa delle epidemie di queste malattie.


Mito n. 11
Anche se ci si vaccina, al controllo successivo per la ricerca degli anticorpi, spesso questi risultano negativi. Allora a cosa serve se poi non funziona?

FALSO

Come stanno davvero le cose: E’ possibile che dopo anni dalla vaccinazione il titolo degli anticorpi sia sceso, ciò non significa che l’organismo sia privo di difesa. La memoria immunitaria infatti viene sollecitata qualora si venga a contatto con il patogeno.

Non è detto che nel siero si rintraccino valori positivi di anticorpi, ma ciò non toglie che la difesa immunitaria esista comunque e vanga stimolata quando necessario.

In alcuni casi, come per il vaccino contro il tetano, è necessario un richiamo.

Anche nel caso ci si debba recare in paesi ad alta endemia per malattie quali la difterite o la meningite è utile un richiamo per risollecitare la memoria immunitaria in caso si venisse a contatto con il patogeno.

Le persone immunodepresse potrebbero rispondere meno bene ai vaccini ed in casi selezionati è possibile proporre vaccinazioni a doppia dose rafforzate.

pdfPiano nazionale vaccinazioni

pdfQuando le vaccinazioni sono controindicate 

 

Tabella: Rischi di complicanze legati alle malattie infettive prevenibili con il vaccino ed al vaccino stesso  

Morbillo
Polmonite: 1/20
Encefalite:1/2000
Morte: 1/3000

Parotite 2

Encefalite: 1/300

Rosolia 3

Rosolia congenita: 1/4 se contratta ad inizio gravidanza

Vaccino MPR 

Encefalite o reazione allergica severa: 1/1.000.000

Difterite
Morte: 1/20
Tetano
Morte: 3/100

Pertosse
Polmonite: 1/8
Encefalite: 1/20
Morte: 1/20

Vaccino DTP (Difterire - Tetano -Pertosse)

Pianto inconsolabile poi completo recupero: 1/100
Convulsioni o shock poi completo recupero: 1/1.750
Encefalopatia acuta: 0-10,5/1.000.000
Morte: non provata

Varicella
Incidenza:
4.000/100.000 8
Letalità: 4-9/100.000 9,10
Ospedalizzazione: 1,3-4,5/100.000 11

Complicanze neurologiche:
0,4-10,1% dei pz ospedalizzati 11
Polmonite 5-14% casi 12
Sovrainfezioni cute: 36% dei pz ospedalizzati 13

Vaccino Varicella
Soggetti sani di età compresa tra 12mesi e 12 anni (2 dose)

Rash simil varicella: 3,8%
Polmonite: < 1%
Convulsioni Febbrili: < 0,1%
Reazioni allergiche gravi: < 0,01%

Meningococco

Incidenza: 500.000 casi nel mondo 14
1–3 casi /100 000 15
Letalità: 10% 14
Complicanze: 25% (amputazioni; perdite di tessuto cutaneo; anomalie neurologiche: emiplegia, ritardo mentale, epilessia, sordità neurologica; conseguenze psicologiche: disturbo post traumatico da stress, depressione, ansia) 16,17

Vaccino Meningococcico 

Non comune (da ≥1/1.000 a <1/100): capogiro.
Molto raro (<1/10.000): parestesia, reazioni anafilattiche

Pneumococco IPD
Incidenza:
15-20/100.000, 25-90/100.000 nelle fasce d’eta` estreme della vita 18.
Letalità: sepsi pneumococcica 15-20% tra gli adulti e a 30-40% in soggetti al di sopra dei 65 anni di età, meningite pneumococcica 12% 18
Complicanze: 40% dei sopravvissuti alla meningite presenta sequele neurologiche.

Pneumococco Non IPD
Incidenza CAP:
1,6-15/1.000 19
Mortalità CAP: varia dal 5 al 15% tra gli ospedalizzati, 20-45% nei ricoverati in terapia intensiva, 40% in soggetti oltre gli 80 anni 19/sup>

Vaccino Pneumococcico
Raro (da ≥1/10.000 a <1/1.000):
reazioni di ipersensibilità compreso edema facciale, dispnea, broncospasmo, convulsioni (comprese convulsioni febbrili), rash, orticaria o rash urticarioide, reazione anafilattica, angioedema, episodio iporesponsivo-ipotonico, orticaria al sito di iniezione, prurito al sito di iniezione, vampate di calore, apnea in neonati molto prematuri.

Molto raro (<1/10.000): linfoadenopatia (localizzata nella regione del sito di iniezione), eritema multiforme.

Infezione da Haemophilus Influenzae (HiB)
Incidenza della malattia invasiva:
1/100.000 bambini di età ≤ 5 anni

Letalità: 3%-6%
Complicanze: 20% dei pazienti che sopravvivono alla meningite da Hib riportano perdita dell’udito e altre sequele neurologiche. Ogni anno si verificano 3.000 di casi di patologia invasiva e 386.000 morti.

Vaccino HiB

Molto raro (<1/10.000): reazioni allergiche, angioedema, episodi ipotonici-iporesponsivi, convulsioni, sincope o reazioni vasovagali all'iniezione, sonnolenza, apnea, orticaria, rash, gonfiore esteso dell’ arto sede dell'iniezione, indurimento al sito di iniezione.

Poliomielite 

Incidenza annuale: prima dell’introduzione del vaccino 11.4 casi/100.000, dopo OPV (Polio Virus orale), 0.002 - 0.005 casi VAPP (paralisi associata al vaccino polio)/ 100.000. Nel 1999 è stata adottata una schedula solo IPV per eliminare i pochi casi di VAPP.
Infezione asintomatica: 95%
Infezione paucisintomatica: (febbre, debolezza, cefalea, nausea, sindrome simil-influenzale, rigidità nucale/spinale, dolore agli arti, spesso risolventisi completamente): 4-8%
Paralisi permanente: 1%
Mortalità: 5%-15% dei casi di poliomielite acuta paralitica

Vaccino Poliomielite
Molto comune (≥ 1/10):
Reazioni locali nel sito di iniezione (dolore, rossore, indurimento, edema) 27

VAPP (paralisi associata al vaccino polio): 1/2.4 milioni dosi OPV, non possibile con IPV 21

Epatite B 

Incidenza: 1,29 (UE)–1,5 (USA)/100.000 persone
Mortalità per epatite acuta: 2 %
Cronicizzazione: >30% bambini, <5% adulti
Complicanze post cronicizzazione: cirrosi epatica 25%, cancro epatico 5%

Vaccino Epatite B 

Raro (da ≥1/10.000 a <1/1.000): linfoadenopatia, artralgia, parestesia, orticaria, prurito e rash.
Molto raro (<1/10.000): >> Sorveglianza post-marketing: trombocitopenia, encefalite, encefalopatia, convulsioni, paralisi, neurite, neuropatia, ipoestesia, apnea in neonati molto prematuri (≤alle 28 settimane di gestazione), eritema multiforme, edema angioneurotico, lichen planus, artrite, debolezza muscolare, meningite, vasculiti, ipotensione, anafilassi, reazioni allergiche incluse reazioni anafilattoidi e sindrome simil malattie da siero.

 

Informazioni

MORBILLO - Maggiori informazioni

TETANO - Maggiori informazioni

EPATITE B - Maggiori informazioni

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PERTOSSE - Maggiori informazioni

POLIOMIELITE - Maggiori informazioni

ROSOLIA - Maggiori informazioni

VARICELLA - Maggiori informazioni

MENINGITI - Maggiori informazioni


Links utili

- www.vaccinarsi.org
- www.salute.gov.it
- www.cdc.gov/measles
- www.cdc.gov/mumps
- www.cdc.gov/vaccines
- www.cdc.gov/ncidod
- www.cdc.gov/pertussis
- www.cdc.gov/vaccinesafety
- www.cdc.gov/vaccines/vpd-vac/tetanus
- www.epicentro.iss.it

 

 

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