So-Hee Hong et al.

Immunization with RBD-P2 andN protects against SARS-CoV-2 in nonhuman primates

Science Advances, https://www.science.org/doi/pdf/10.1126/sciadv.abg7156

CONTENUTO E COMMENTO : Studio pre-clinicocondotto su modello animale (topi, ratti e primati) finalizzato a valutare l’efficacia di un vaccinocomposto dalla fusionedell’epitopo T2 dellatossina del tetano e il RBD ricombinantedellaproteinaspike di Sars-CoV2 in modo da accrescerne l’immunogenicità, utilizzando come adiuvante sali di alluminio. Inizialmente è stata valutata la risposta immune elicitata dal composto RBD-P2 e il solo RBD nellapoopolazione di roditori, con un titoloanticorpalesignificativamente più elevatonellapopolazionericevente RBD-P2. Inoltreunaimmunizzazionemaggiore e unarisposta T mediata più sostenuta, sono state ottenuteaggiungendo al composto di nuovasintesi la proteina N ricombinante, con il riscontro di un ulterioreaumento del livello di anticorpineutralizzanti. In unafasesuccessivalostessocomposto è statosomministrato IM ad unapopolazione di primati non umani (3 gruppidifferenti : non vaccinati, vaccinati con RBD-P2 o RBD-P2/N) al tempo 0 e a 3 settimane dalla prima somministrazione. Dopo 9 settimane dalla prima somministrazione sono statisottoposti alla Sars-Cov2 challenge, con il riscontronellapopolazionericevente RBD-P2/N di unaaumentataproduzione di IFN-gamma e unacapacità di clearare il virus maggiore e più rapidarispettoaglialtrigruppi. Sicuramentelo studio aprepossibiliscenarifuturi per compostivaccinalibasatisul RBD-P2, con delle limitazionilegate alla dose elevata di composto (50 ug) utilizzataneiprimati con un rapporto di RBD-P2 e N di 10 :1 con l’effettivaefficacia di quest’ultimafortementedipendente dalla dose di RBD-P2.

Rosenthal SH et al.

Development and validation of a high throughput SARS-CoV-2 whole genome sequencing workflow in a clinical laboratory

Sci Rep., https://www.nature.com/articles/s41598-022-06091-0.pdf

CONTENUTO E COMMENTO : Il sequenziamento del genoma virale è di fondamentale importanza per approntare strategia di controllo dell’infezione e individurare nuovi bersagli diagnostici e terapeutici. Gli autori di questo studio presentano un nuovo flusso di lavoro per ottimizzare il sequenziamento genomico del virus. Gli studi di validazione hanno infatti mostrato come questo nuovo flusso di lavoro permetterebbe di processare fino a 2688 campioni con una singola corsa di sequenziamento, senza comprometterne la sesibilità e l’accuratezza.Vengono inoltre riportati i risultati dei sequenziamenti dell’intero genoma del virus SARS-CoV-2 da oltre 65.000 campioni clinici da gennaio a settembre 2021, nell’ambito di uno studio nazionale di sorveglianza.
La sorveglianza genomica è stata impiegata fin dall’inizio della pandemia da SARS-CoV-2 per tracciare l’evoluzione del virus, al fine di scoprire le nuove varianti emergenti che possono modificare la trasmissibilità, l’infettività, la capacità di evasione della risposta immunitaria del virus e l’efficacia dei vaccini; è inoltre di fondamentale importanza per il contact tracing e per indagare l’origine della pandemia. La semplificazione del flusso di lavoro, come quella presentata in tale studio, a parità di accuratezza e sensibilità della metodica, ne permetterebbe una maggior accessibilità e diffusione.

Schultz DG et al

Pyrimidine inhibitors synergize with nucleoside analogues to block SARS-CoV-2

Nature, February 2022;https://www.nature.com/articles/s41586-022-04482-x

CONTENUTO E COMMENTO : La necessità di farmaci antivirali efficaci contro SARS-CoV-2 è attualmente amplificata dalla minaccia di varianti in grado di evadere l’immunità indotta dalla vaccinazione.

A questo scopo sono state screenate più di 18,000 e validate 122 molecole con attività antivirale e selettività per SARS-CoV-2. Tra questi candidati, 16 sono analoghi nucleosidici, la categoria di antivirali più largamente usata nella pratica clinica, che comprende anche molnupiravir e remdesivir, recentemente approvati per l’uso nel COVID-19.

Dal momento che i virus a RNA si basano sui nucleosidi trifosfati dell’ospite per la replicazione, gli autori hanno individuato un pannelo di antivirali inibitori della biosintesi dei nucleosidi nell’ospite. Inoltre gli autori hanno dimostrato che combinare gli inibitori della biosintesi delle pirimidine con analoghi nucleosidici inibisce in maniera sinergica l’infezione da SARS-CoV-2 sia in vitro che in vivo.

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